EMERGENZA QUARANTENA
COME GESTIRE LA QUARANTENA NELLA QUOTIDIANITA’?
Sono tempi duri questi che dobbiamo affrontare a causa
dell’emergenza Coronavirus: dobbiamo attenerci alle misure eccezionali contro
il dilagare dell’epidemia, quali quarantena, evitare gli spostamenti, stop ad
eventi e competizioni sportive, chiusura di cinema, teatri, pub e altri luoghi
di ritrovo, chiusura di scuole, università e strutture ludiche.
“Sospensione”, “chiusura”, “evitare” e “stare a casa” sono le raccomandazioni
per il bene collettivo della società. Sono restrizioni necessarie per sostenere
chi è primariamente coinvolto, dai pazienti che necessitano terapie intensive
e/o immediate a tutto il personale sanitario. Sono restrizioni forti ma
necessarie per difendere ed impedire ulteriori coinvolgimenti, affinchè si
arresti il dilagare dell’epidemia e possiamo presto tornare alla nostra
“tranquilla” quotidianità.
Ognuno di Noi può “coltivare il suo orticello”, ovvero fare la sua
parte, ed al contempo contribuire al fiorire del giardino comune, perché è
proprio questa l’intenzione finale: rifiorire.
Difficile sentirsi dire “stai a casa”, solitamente l’invito è volto
ad uscire, a muoversi, incontrare gente, essere stimolati… e
ora che faccio? Il mio invito è
sempre lo stesso: accogliere
gli stimoli adattandoci all’ambiente.
Se hai una casa con il giardino ed hai la possibilità di goderti aria fresca e sole, fallo!
Passeggiare tra le piante, a tu per tu con i pensieri ti servirà a far chiarezza e ordine. Imponi a
te stesso 10-20 minuti in giardino sotto i raggi del sole, ti servirà come detossificante: libero spazio all’immaginazione di momenti felici e
all’escogitazione di soluzioni e piani futuri. Eventualmente, puoi riconsiderare il giardinaggio come attività primaverile, d'altronde come si suol dire "potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera".
Se
hai la possibilità di svolgere il lavoro da casa, fallo!
Ritagliati uno spazio e
degli orari precisi, potrai servirti di una playlist a rumore bianco che
nasconda tutti gli altri suoni sgradevoli in grado di disturbare la tua
concentrazione. Non è il luogo lavorativo a definire la tua efficienza, ma
piuttosto la condizione in cui ti trovi: questo ti potrà svelare risorse fino
ad ora ignorate.
Se
hai la necessità di fare spesa, falla!
A tal proposito ti
consiglio di munirti di guanti e mascherina e che sia un solo familiare ad occuparsene.
Ti consiglio di guardare
cosa manca in dispensa e scrivere il famoso “biglietto della spesa”, stila i
prodotti di cui hai realmente bisogno. Se uno dei tuoi obiettivi è anche quello
di perdere un po' di pancetta, non nasconderti dietro la scusa delle palestre
chiuse o del “restare a casa”, piuttosto “approfitta” di quest’emergenza per
essere accorto all’essenziale e a non girovagare tra le corsie in cerca di
quello snack goloso.
Se
hai la possibilità di pranzare e cenare a casa, fallo!
Sperimenta nuove ricette
con ciò che hai in frigo e in dispensa. Immagina un piatto che ti piacerebbe
assaporare e cucinalo. Sii creativo, e se non ti piace cucinare…beh, ricorda
comunque che mangiare è un bisogno essenziale: i piatti ben ripartiti tra i
macronutrienti ed il consumo di frutta e verdura saranno sempre ottimi alleati
del nostro sistema immunitario e della nostra salute in generale.
Se pensi che trascorrerai i
prossimi giorni sul divano in compagnia di maratone di film, rifletti su quale
film vorresti vedere e guardalo! Le maratone, però, lasciamole ai podisti.
Piuttosto ti invito a
leggere, almeno dieci pagine al giorno. Fai in modo, ovviamente, che la scelta
ricada su un libro che hai già in casa: un libro letto e che ti piacerebbe
rispolverare oppure un libro che hai iniziato ma non hai mai finito o, ancora,
un libro che ti ha sempre attratto ma che non hai mai avuto modo e/o tempo di
leggere.
Dieci pagine diventeranno
venti senza che te ne accorga, le giornate scorreranno e la tua mente sarà
attiva e ricettiva. Credo sia un’ottima idea svolgere l’attività di lettura di
fronte alla finestra sfruttando la luce del sole!!
Se
hai la possibilità di fare ginnastica in casa, fallo!
Abiti in città e sai che
andando al parco potresti incontrare gente? Sei un habitué dell’attività fisica
ma le palestre sono chiuse? Il tuo Fisioterapista ha chiuso lo studio? Oppure
ti alletta l’idea di stare tutto il giorno sul divano?
Beh, cogli l’occasione per
scoprire il piacere dei movimenti lenti dei tuoi muscoli che si contraggono
volontariamente e allo stesso modo si rilassano.
Potresti iniziare
l’attività con dieci respiri consapevoli: una mano sulla pancia che lentamente
si gonfia durante l’inspirazione e altrettanto lentamente si sgonfia,
ritraendosi, durante l’espirazione.
Ti consiglio esercizi lenti
con attenzione volta alla tecnica per essere pienamente partecipe del
movimento.
Se hai l’esigenza di fare
attività aerobica e sei a corto d’idee, scarica l’app “7 Minutes Workout”, un
personal trainer virtuale ti indicherà esercizi e durata degli stessi.
Al termine della tua
piccola sessione ti sentirai soddisffatto, carico ed energico.
Cogli questo periodo per uscire
dagli schemi e ritrovare il piacere della novità nella quotidianità.
Di
fondamentale importanza è mantenere i propri ritmi, gli orari, le terapie così
come gli esercizi. Sicuramente ora,
dove si è costretti a rimanere a casa, tra un pasto e l’altro, tra un lavoretto
e l’altro, avremo più tempo a disposizione, ma utilizziamolo bene perché anche
questo tempo, per quanto possa sembrare “morto”, non torna indietro: rendiamolo
prezioso, “vivo”!
Ho sempre preso a cuore il
benessere dei miei pazienti rendendomi disponibile ad ogni esigenza ma in
quest’emergenza voglio darvi uno stimolo in più.
Una
riflessione.
Sono giorni grigi, si sa,
ma dobbiamo lasciarci coinvolgere anche noi da questo grigiume di umori? No!
So bene che in tutto questo
rallentare non sono comprese le tensioni, anzi, quelle aumentano, però son
proprio quelle che dovremmo tenere a bada.
Allora
cosa possiamo fare per propagare un po' di luce e dare una tonalità diversa non
solo al nostro umore, ma anche a chi ci è vicino? Scrivere una lettera di ringraziamento può essere un’ottima idea…
Provare per credere! Una recente ricerca scientifica dimostra come la lettera
della gratitudine apporti un miglioramento nel nostro umore e nella salute
mentale che non si ferma all’istante presente, ma che arriva a coprire un arco
temporale fino a 12 settimane.
L’aspetto fondamentale che
la differenzia dal diario è la sua capacità di creare benessere non solo in chi
la scrive, ma ovviamente, anche nel destinatario, richiedendo non solo una
riflessione ma un atto concreto.
Si dice che “provare
riconoscenza e non esprimerla è come incartare un regalo e non darlo”. Se sei d’accordo con
questo pensiero, oggi è un buon momento per fare un dono a qualcuno ed anche a
te stesso.
Non occorre uscire di casa.
Occorre soltanto che tu ti
metta in silenzio con i tuoi pensieri e che sperimenti la gratitudine verso la
tua persona, il tuo destinatario: qualcuno per te importante, qualcuno che ha
lasciato il segno nella tua crescita, nel tuo sviluppo personale, qualcuno che
ti aiutato o che ti ha influenzato, qualcuno che ti ha insegnato qualcosa e che
ti ricorda quanto sia bella la vita nonostante le ferite, nonostante le
sfumature di colori che porta con sé. Qualcuno a cui non avete mai espresso la
vostra gratitudine o, ancora, qualcuno a cui volete ricordare la vostra
gratitudine.
Questa volta meno
tecnologici: carta e penna.
Rivolgiti
direttamente al tuo destinatario.
Spiegagli
chiaramente i fatti per cui
gli sei grato.
Descrivi
come il suo comportamento
ha avuto un impatto positivo sulla tua esistenza.
Racconta come procede ora la tua
vita e quanto spesso lo ricordi.
Esprimi
i tuoi pensieri senza
censure, lasciati andare alle emozioni.
Non appena avrai finito ti
accorgerai dell’invasione di emozioni positive che risiedono in te, il rilascio
di dopamina nel flusso sanguigno è reale!
Ora non ti resta che chiamare telefonicamente la tua
persona, o, meglio ancora, organizzare una videochiamata su Skype e leggergli
la lettera. Patto: non potrà interrompervi fino al termine della lettura.
Sarà un’esplosione
di benessere, di ricordi che
sovvengono ed un’immersione nel presente per le fortune che hai avuto e per gli
insegnamenti che ti sono stati dati e che tutt’ora conservi.
Al termine di questo
periodo restrittivo, ti consiglio, di organizzare un incontro diretto: sarà
un’occasione per consegnargli la lettera, di modo che possa rileggerla e
serbarla tra le cose più care.
Nella lontananza possiamo
esserCi vicini.
Giulia
Sollima D.O.
REFERENCES
O'Connell BH, O'Shea D, Gallagher S. Feeling Thanks and Saying Thanks: A Randomized
Controlled Trial Examining If and How Socially Oriented Gratitude Journals Work.
J Clin Psychol. Epub 2017 Mar 6.
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