LA COLONNA VERTEBRALE...TI SPIEGO!
TANTO ROBUSTA QUANTO DELICATA, PERCHE?
L’andatura bipede, ossia l’abitudine dell’uomo di
camminare eretto sugli arti inferiori, rappresentò un fatto decisivo per
l’evoluzione degli ominidi. Oltre a permettere ai nostri antenati di esplorare
meglio il paesaggio con lo sguardo, di scorgere eventuali pericoli, di
avvistare le prede, l’andatura sugli arti inferiori diede loro la possibilità
di utilizzare le mani, che non erano più impegnate nella deambulazione. Con le
mani essi potevano afferrare le pietre, scagliarle, raccogliere cibo, costruire
oggetti ecc.
La posizione eretta è resa possibile dalla
particolare conformazione della struttura scheletrica, articolare e muscolare
dell’uomo… concentriamoci dunque su quell’elemento che nel corso dell’evoluzione
è diventato verticale a partire da una posizione orizzontale: la nostra colonna
vertebrale!
La colonna vertebrale, o rachide, è la struttura
portante del corpo umano. Essa svolge la fondamentale funzione di proteggere da
eventuali urti il midollo spinale che corre nel canale vertebrale. Sul rachide
grava tutto il peso del busto, del capo e degli arti superiori. Esso tuttavia
non ha solo una funzione statica e di sostegno, ma ha anche una funzione dinamica, resa possibile dalla sua particolare struttura.
E in cosa consiste la sua particolare struttura?
La colonna vertebrale è composta da 33-34 vertebre,
ossa sovrapposte in senso verticale. In base alla regione che occupano e alla
funzione che svolgono, le vertebre si distinguono in:
-
Vertebre CERVICALI (7): si trovano alla base del collo e sono il principale
sostegno della testa. Hanno il compito di sostenere il capo permettendogli di
muoversi su tutti i piani dello spazio;
-
Vertebre DORSALI (12): diventano più grandi scendendo dall’alto verso il basso e
sono articolate con le coste. Sostengono la gabbia toracica consentendo al
busto di ruotare lateralmente e di flettersi in avanti e indietro e di ruotare;
-
Vertebre LOMBARI (5): sono le più voluminose. Il motivo? Questa regione è quella
di maggior sostegno, dove si scarica tutto il peso del corpo (ecco perché si
concentra qui il più comune dei mal di schiena, la lombalgia). Le vertebre
lombari permettono al busto di ruotare e flettersi in avanti e indietro e
sostengono la maggior parte del peso del corpo;
-
Vertebre SACRALI (5, fuse tra loro): costituiscono l’osso sacro, la cui base superiore
si articola con la quinta vertebra lombare formando un angolo sporgente,
chiamato anche promontorio sacrale;
-
Vertebre COCCIGEE (4 o 5): assieme all’osso non solo costituiscono la porzione
terminale della colonna ma anche la struttura posteriore del bacino. Hanno il
compito di trasmettere il peso del corpo e del bacino alle gambe.
La colonna vertebrale nel suo insieme, vista di fronte,
ha una forma rettilinea; osservata di lato presenta curvature in cui a tratti mobili (cervicali e lombari) si alternano
tratti semirigidi o rigidi (dorsali, sacrali e coccigee). Nei due tratti
cervicale e lombare la concavità della curvatura è rivolta all’indietro, mentre
nei due a livello dorsale e sacrale è rivolta in avanti.
Perché le curve del rachide sono importanti?
Perché permettono una migliore e più efficace
distribuzione dei carichi, vale a dire di tutte quelle sollecitazioni
rappresentate dal peso del corpo, sia nella statica, nella stazione eretta,
sia, soprattutto, durante il movimento. Le curve assorbono e distribuiscono
questi carichi, conferendo alla colonna vertebrale la capacità di ammortizzare
pressioni e sollecitazioni e sono, entro determinati range, fisiologiche.
Alterazioni in aumento o in diminuzione delle curve
costituiscono quadri patologici (ipo- e ipercifosi, ipo- e iperlordosi).
Questa capacità di sostegno e distribuzione del
peso è assicurata da speciali dischi elastici e ammortizzanti che separano le
vertebre: i
dischi intervertebrali. I dischi, situati tra i corpi delle vertebre, sono costituiti, da un
nucleo polposo, una sorta di cuscino di forma sferica al cui interno si trova una
sostanza gelatinosa, circondato da un anello di tessuto fibroso. La loro azione
combinata consente di sopportare le pressioni trasmesse dalle vertebre.
L’elasticità e la conseguente riduzione dello spessore dei dischi permettono
inoltre il movimento della colonna.
La colonna vertebrale è una struttura tanto robusta
quanto delicata, perché?
Perché all’interno della nostra colonna vi è il
passaggio del Midollo Spinale!
Hai mai sentito parlare di Midollo Spinale e Canale Vertebrale? Se è la prima volta
che senti questi nomi oppure li hai già sentiti ma non hai capito esattamente
di che si tratta…continua a leggere, è per te!
Nelle vertebre distinguiamo il corpo, che si
articola con le vertebre superiore ed inferiore; l’arco posteriore, a forma di
ferro di cavallo, che si attacca all’estremità del corpo delimitando uno spazio
(foro vertebrale). L’arco posteriore presenta dei prolungamenti, le apofisi,
che servono per l’inserzione dei muscoli e per collegare le vertebre fra loro.
I fori vertebrali, in seguito alla sovrapposizione
delle vertebre una sull’altra, formano il Canale Vertebrale al cui interno scorre
il nostro Midollo Spinale.
Perché è così importante?
Perché è una struttura appartenente
al sistema nervoso
centrale. Può essere visto come una colonna di fibre
nervose che scorrendo all'interno della colonna vertebrale mette in contatto il
cervello con
il resto dell'organismo: le informazioni, attraverso i nervi spinali, viaggiano verso gli
altri organi e le altre parti del corpo e viceversa, dalla periferia al
cervello.
I nervi della zona cervicale si dirigono verso la parte superiore del petto e le braccia. Quelli della zona toracica innervano il petto e l'addome. Quelli della zona lombare si dirigono invece
verso l'intestino, la vescica
e le gambe. Nel
loro insieme tutte queste fibre nervose coordinano e controllano le diverse
parti del corpo, gli organi e i muscoli.
Tornando alla nostra
colonna, non solo essa funge da impalcatura di sostegno e di collegamento per
testa, bacino e arti, ma ha anche il prezioso compito di proteggere il midollo
spinale.
Dovendo sopportare un
peso notevole, la colonna si deteriora facilmente se è usata male e se non è
protetta da buoni muscoli: per questo ti invito a prenderti cura della tua
colonna sin da questo momento.
In un’ottica
preventiva ridurremo i disagi sul lungo termine.
# 1 FARE ATTIVITA’
FISICA REGOLARMENTE
L’esercizio fisico associato a sedute di stretching
globale non solo contribuisce a mantenere un peso stabile ma favorisce
vascolarizzazione ed elasticità muscolare riducendo rigidità
articolare.
# 2 MIGLIORARE LA PROPRIA
POSTURA
Una postura ottimale facilita
la distribuzione del peso
e permette di mantenere
le vertebre ed i dischi nella posizione corretta.
Essere consapevoli di come
affrontiamo le nostre giornate e di come ci muoviamo ci permette di attuare quelle
modifiche necessarie a renderci più efficienti riducendo il dispendio
energetico e di conseguenza affaticamento, tensioni e dolori.
# 3
MANTENERE UN PESO SANO
Il sovrappeso e l’obesità sono due
condizioni pericolose per la salute muscolare ed articolare, dato che implicano
un eccessivo sforzo fisico, tensioni e dolore.L’accumulo di grasso, soprattutto in zona addominale, ha un effetto diretto sullo sbilanciamento delle curve vertebrali velocizzando i processi di usura ed incrementando le probabilità di soffrire di mal di schiena.
# 4 CHECK DALL’OSTEOPATA
Per contribuire a
migliorare lo stato di salute, l’osteopata valuta anche altri elementi
fondamentali che possono incidere sul funzionamento e sull’equilibrio della
colonna, come la riduzione
del movimento articolare (es. difficoltà nel piegarsi a
raccogliere un oggetto da terra) o la presenza
di disturbi viscerali (es. difficoltà a digerire o ad andare in
bagno).
Il nostro corpo racconta
la nostra storia e la schiena è elemento insostituibile di analisi, da
proteggere e interrogare.
E tu cosa fai per
proteggere la tua schiena?
Giulia Sollima D.O
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