A LAVORO PORTA CON TE : ERGONOMIA, PAUSE ATTIVE e AUTOCONSAPEVOLEZZA
LAVORI IN SMART WORKING? PASSI LA MAGGIOR PARTE DELLE TUE GIORNATE
NELLA STESSA POSIZIONE? Questo articolo fa per te! Sarò breve ma coincisa, pochi concetti
ma chiari affinchè tu possa assimilarli e applicarli nella tua quotidianità,
già da domani!
Senza perdere tempo cominciamo subito… tendo la mia #HANDFORLIFE in
3 parole chiave da memorizzare!
1.
ERGONOMIA
Ti consiglio di
porre più attenzione a ciò che riguarda l’ambiente del lavoro, ovvero occorre
ottimizzare il più possibile la tua condizione lavorativa, dalla tipologia di
sedia all’altezza del tavolo, alla luce ed alla posizione del computer.
L’ottimizzazione dell’ambiente dove lavoriamo, dove trascorriamo la maggior
parte delle nostre giornate ci permette di evitare disfunzioni posturali che,
se protratte nel tempo, si trasformano in fastidi e disturbi sempre più
persistenti.
Un piccolo reminder
per le donnine -> a lungo andare le borse non ci sono amiche, soprattutto
quando sono cariche di materiale lavorativo, di trousse, bottigliette d’acqua e
quant’altro: creano un forte squilibrio che si ripercuote sull’apparato
muscolo-scheletrico; a queste, se potete scegliere, prediligete gli zaini che
sono di gran lunga migliori per la distribuzione del peso.
2.
PAUSE ATTIVE
Ti consiglio di rivalutare
l’importanza delle pause attive, veri e propri momenti di attivazione fisica
che ci consentono di variare le dinamiche di lavoro e ci aiutano a prevenire
affaticamento della vista e mal di schiena. In molti ci ritroviamo a lavorare
seduti per la maggior parte della giornata ma per quanto ci possa risultare
comodo, il corpo ha bisogno di movimento e di attività per mantenere uno stato
di salute ottimale, sia fisico che mentale. Ecco perché sono importanti le
pause attive.
Come fare? È molto
semplice. Ogni due ore di lavoro ti suggerisco di ritagliarti 10 minuti in cui
realizzerai alcuni semplici esercizi di stretching e di mobilizzazione
articolare.
-
Se ti è possibile, prendi in considerazione l’esercizio più
semplice che esista: Camminare. Non solo
ti permette di riattivare i muscoli favorendo l’ossigenazione e la circolazione
sanguigna, ma è anche un ottimo stratagemma per ‘staccare’ dallo schermo. Al
ritorno dalla pausa sarai più attivo e concentrato.
-
Dalla posizione seduta, braccia lungo i fianchi: eseguiamo l’auto-allungamento del rachide
appiattendo la curva lombare e tenendo il mento ben retratto. Immaginiamo che
la nostra testa debba toccare il soffitto, i muscoli del collo si stenderanno e
globalmente anche quelli dorsali.
-
Per il collo: ruotiamo lentamente la testa a destra e a sinistra, fermandoci nei
punti massima rotazione. Incliniamo il capo in avanti e indietro ed effettuiamo
delle rotazioni complete e controllate in entrambi i sensi. Prestiamo
attenzione alle spalle: devono essere basse senza infossare la testa.
-
Per le braccia e le spalle: distendiamole verso l’alto, come per toccare il soffitto,
intrecciando le dita e rivolgendo i palmi verso l’esterno. Teniamo la posizione
per cinque respiri, poi estendiamo le braccia innanzi, all’altezza delle spalle
e sempre con i palmi delle mani verso l’esterno. Pieghiamoci in avanti,
mantenendo le gambe distese, e portiamo le braccia all’indietro, rilassando i
muscoli della schiena.
L’importante è iniziare in modo graduale, aumentando
progressivamente l’estensione del movimento fino al momento in cui si avverte
tensione, ma non dolore,
ripeti finchè la tensione non sarà diminuita. Mi raccomando fai sempre
attenzione alla
respirazione:
deve accompagnarsi ad ogni movimento ed essere fatta in modo profondo e
consapevole.
3.
AUTO-CONSAPEVOLEZZA
Spesso ci si accorge
della posizione scorretta solo quando sentiamo il bisogno di muoverci per “stiracchiarci”.
Ecco, il mio consiglio è non aspettare quel momento per modificare la nostra
postura. Vi invito a posizionarvi sin da subito con spalle ben aperte e testa
in linea sulla colonna, di modo che il peso si distribuisca equamente sulla
nostra schiena: se poniamo attenzione a questi piccoli accorgimenti le nostre
curve disperderanno i carichi con più facilità ed i nostri muscoli lavoreranno
con sforzi minori.
Se avete la
possibilità di scegliere la vostra sedia dietro la scrivania, il mio consiglio
è quello di valutare l’utilizzo di una FitBall, quella grande palla di gomma
piena di aria: ti permette di mantenere un’attenzione particolare al tuo corpo
durante l’attività lavorativa. Una corretta tensione sugli addominali ed una corretta
posizione del bacino rispetto alle gambe preserva la curva lombare proteggendo
i dischi interposti.
Non è tanto la
tecnica a fare la differenza, quanto la consapevolezza della propria corporeità
e della propria interiorità.
Ah, ultimissimo
consiglio, ricorda di avere sempre sulla scrivania una bella bottiglia da litro,
a fine turno dovrà essere vuota! L’idratazione è fondamentale per elasticità
muscolare e mentale.
Attuare piccoli
cambiamenti nel quotidiano può rivelarsi un grande beneficio a lungo termine.
Commenti
Posta un commento